Titolo originale: CAMOUFLAGE (S.Ridgway- SIAE)
Testo dialettale di P. Bandini
Quinzân: voce
Marco Vitali: cori
Lorenzo Staffa: batteria
Marco Manzoni:
basso elettrico?
Andrea Sarneri: fisarmonica
Mirko Monduzzi: chitarre elettriche, chitarra acustica, effetti
Mi svegliai solo e senz’armi nella nebbia a chiappe strette il nove agosto novecentodiciassette,
nel mezzo dell’assalto il sole era fuggito per un colpo di moschetto calibrato.
Oscuro e misterioso quella notte il monte Grappa per chi creca la trincea e un po’ di zuppa,
ancora non sapevo avrei conosciuto il Piave ci chiamavano i ragazzi del novantanove.
Sentivo da lontano qualche colpo di fucile, ma con l’eco era difficile capire
da dove partissero di che parte fossero, e più non speravo che i miei mi cercassero, e invece
Ooh! Ooh! Quinzân! Una voce nel silenzio mi chiamò Ooh! Ooh! Quinzân! Seguimi ti riporterò.
Riconobbi quella voce, anche lui della mia terra era quella di Mingò d’Piripaja
braccio lungo per tirare lontano le granate, e un coraggio da fermar le cannonate.
Seguii svelto la voce, quasi fosse un cero, e mi parve di aver trovato un faro,
lui m’indicò le buche, i passi ed il sentiero, ma non mi riuscì di scorgerlo davvero.
Incontrai perfino una pattuglia di tugnini che ridevan come fossero bambini,
Mingò d’Piripaja mi fè passare intorno e la strada ritrovai come di giorno.
Ooh! Ooh! Quinzân! Ancora la sua voce mi chiamò Ooh! …
E ringraziai il Signore di quella sua cometa che mi conduceva a che se un po’ segreta.
La notte si capiva stava per terminare e la luce a poco a poco ritornare
ed ecco la trincea mia casa ritrovata io vidi in lontananza disegnata.
Gridai forte il mio nome, mi accolsero da re, io chiesi Piripaja lui dov’è?
All’ospedale ieri è stato trasportato nell’assalto noi lo si trovò ferito.
Entrai col cuore in gola, ma troppo tardi ormai, lui non sarebbe no tornato mai,
ma tutta notte aveva il mio nome sussurrato come se lui mi potesse aver veduto.
Ooh! Ooh! Quinzân! Una voce nel silenzio mi chiamò Ooh! Ooh! Quinzân! Seguimi ti riporterò.
Come dirti grazie caro amico mio, ora tu parli già con Dio,
insieme non andremo più a morosa quest’estate, ti ricordi come le avevam lasciate
Ooh! Ooh! Quinzân! Una voce nel silenzio mi chiamò Ooh!…
Romeo d’Quinzân, Mingò d’Piripaja, Romeo d’Quinzân, Mingò d’Piripaja…